Le statistiche lasciano pochi dubbi a riguardo: l’italiano medio non legge o legge pochissimo. E le persone di successo? Interviste, biografie, autobiografie concordano tutte su un elemento: la stragrande maggioranza degli uomini (e donne) di successo sono avidi lettori.
Secondo il New York Times, Steve Jobs aveva un’ossessione per i poeti inglesi, in primis William Blake. Phil Knight, fondatore del brand sportivo Nike, venera a tal punto la sua libreria, che gli ospiti sono costretti a visitarla scalzi. David Rubenstein, co-fondatore di The Carlyle Group, un private equity che gestisce quasi 154 miliardi di $ (sì, hai letto bene, miliardi), ha l’abitudine di leggere una dozzina di libri… a settimana! Non dimentichiamoci poi Winston Churchill, il carismatico primo ministro inglese durante la seconda guerra mondiale, che vinse il premio nobel, non per la pace (come molti credono), bensì per la letteratura.
Sei ancora convinto che sia un caso che le persone di successo divorino libri e le persone comuni, invece, giochino a Ruzzle?! (T’ho beccato, eh?!). Esistono precise motivazioni che spingono le persone di successo a leggere. Quelle stesse motivazioni spiegano perché leggere ti spinge a diventare una persona di successo.
Esistono almeno 4 ottime ragioni per fare della lettura la tua abitudine n.1:
Spero che quanto letto finora ti abbia convinto della necessità inderogabile di leggere di più. Eppure, manca ancora qualcosina. Come è possibile leggere di più? Formare una vera e propria abitudine quotidiana alla lettura?! Ecco alcune strategie pratiche da cui iniziare.
Andrea Giuliodori
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